ALM (A Little Market) è un market place di origine francese, presente in Italia sotto la guida di un team italiano che ha il compito di gestire, organizzare, promuovere, lanciare i prodotti italiani presenti, per l'appunto, sulla piattaforma alittlemarket.it
Io direi di cominciare subito con la condivisione di quelli che sono, per me, i pro e i contro di questa piattaforma.
PRO
→ BUONA REPUTAZIONE.
Nonostante sia nata da quasi due anni, è gestito con passione e creatività.
Il team è molto disponibile, cordiale e valente.
→ USER FRIENDLY.
ALM è semplicissimo da utilizzare, sia come visitatore che come venditore.
Puoi spaziare nella ricerca in decine di categorie che ti permettono quindi di ottimizzare i tempi e le modalità di acquisto, così come di vendita.
→ PERSONALIZZAZIONE.
Vi è la possibilità di implementare nello shop una sorta di blog chiamato 'wall'.
Si può accedere a questo spazio tramite la scheda del profilo, subito sotto al banner dello shop.
Nel wall possiamo postare novità sugli articoli, i work in progress, ecc...
Peccato che i link di navigazione siano ancora in francese...
→ COMMUNITY.
Il mio punto preferito!
ALM è un marketplace giovane, con tanta voglia di crescere e questo dà la possibilità di tentare sempre nuove vie.
Il team pensa sempre come aiutare le creative a migliorare il loro shop, ottimizzando così le vendite, anche attraverso lo strumento del forum, molto attivo.
→ GRATUITO.
Ma veramente gratuito!!! Senza trucco e senza inganni!
L'unica quota d lasciare è la percentuale in caso vendita, ma questo è più che ovvio.
Ciò che mi piace perticolarmente quando si definisce un prezzo, è il fatto che il sistema anticipa già quale sarà la parte che ALM tratterrà e quanto guadagnerai tu. Non male!
Ed ora passiamo ai...
CONTRO
→ PERSONALIZZAZIONE.
Sì, lo inserisco anche per le note dolenti.
Anche qui (come per Etsy - vecchia versione), personalizzare lo shop con un banner delle misure di 760px*100px è quasi impossibile, in più non si carica subito, bisogna aspettare anche un giorno per vedere i cambiamenti.
Inoltre le imamgini perdono di qualità... ma perchè?
E' davvero snervante.
→ FILE DIGITALI.
Si possono vendere, ma non si possono caricare sul sito così che chi acquista proceda direttamente con download.
I files bisogna inviarli dopo l'acquisto via email, e penso che questo richieda una grande prova di fiducia da parte dell'acquirente.
Io lo definirei un azzardo e non va bene.
→ NOTORIETA'.
Purtroppo non ha la stessa fama di Etsy o Dawanda, non a livello mondiale, e in Italia si acquista ancora troppo poco, anche solo rispetto alla piattaforma francese.
Vi sono tanti fattori che, secondo me, magari influiscono: prezzi del materiale, manodopera e costi di spese di spedizione particolarmente alti, non aiutano ad essere competitivi nel mercato sempre più ampio dell'handmade.
→ SPONSORIZZAZIONE.
Ora... io vorrei far notare una particolarità che accade sia sulla piattaforma di alittlemarket.it, che sui social networks gestiti dal loro team. E' da un bel po' di tempo che ho notato una costante spinta verso una categoria specifica di venditori, per lo più rapprensentanti regionali dello stesso ALM.
Questa attenzione è stata notata anche da una fetta di venditrici, che lamentavano, appunto, la difficoltà di vedere i loro prodotti nella homepage del sito o anche fra le ultime novità.
Certo sarebbe più giusto e corretto dare visibilità a tutti, e non solo sempre agli stessi; è anche vero che c'è chi paga per avere più visibilità (si fa anche in altri m.p.), ma chissà perchè quando mi ritrovo queste cose davanti sento sempre più il sapore in bocca dell'italianità.... Non so se mi spiego...
Bene, queste erano le mie, personalissime, considerazioni su alittlemarket.it.
Chi mi segue e mi conosce da tanti anni sa che ciò che scrivo è sempre frutto di esperienza personale, ed è sempre volto a condividere le mie opinioni che non vogliono essere verità assolute.
Piuttosto, semplicemente, sono le mie verità nella convivenza con un sito, in questo caso, che deve crescere ancora tanto in fatto di marketplace, forse perchè legato troppo ai vincoli della piattoforma madre francese e da un giro di crafter che hanno creato una buona rete per sopravvivere nel grande oceano dell'handmade.
Spero che il post vi sia piaciuto, se è così fatemelo sapere nei commenti!
P.S. ALM è un prodotto di Etsy France. #sapevatelo
Simona, ho un piccolo shop su etsy e nonostante ti tassi anche l'aria che respiri solo per essere passato di li.. direi che quello più intuitivo a parer mio.. ovviamente! A little market lo avevo provato ma non capivo assolutamente nulla e all'inizio vendevo solo file digitali.. ecco perché! :D
RispondiEliminaUn abbraccio!
Hai ragione... Eh sì che sto riconsiderando etsy, ma ci sono quelle piccolezze che mi lasciano sempre un po' peplessa, come per esempio sponsorizzare gliarticoli degli altri shop sotto il tuo articolo... Ecco perchè sono sempre convinta che etsy non tuteli i propri venditori.
EliminaUn abbraccio anche a te cara :*
Da quando hai cambiato nome mi sono persa un po' di cosine interessanti....e ora rimedio!
RispondiEliminaPost molto interessante.
Io ho lo shop su ALM, ma non lo curo come dovrei, e ho fatto la prova con Etsy con cui ci devo ancora capire qualcosa. Leggo sempre con piacere queste esperienza perchè aiutano ad orientarsi meglio secondo le proprie esigenze.
Anche a me piacciono molto le recensioni, soprattutto quando sono spassionate :D... mi aiutano sempre a capire come muovermi in un determinato contesto.
EliminaCerto le mie esperienze non sono verità assolute, come scrivo sempre, ma continuerò a condividerle, perchè tante volte nel web ci vendono solo 'luccichii' ;)
ciao.. io ho le mie creazioni su entrambe le piattaforme e devo dire che etsy mi sta permettendo di avere vendite.. alittelmarket ancora no ma non demordo!
RispondiEliminaeh sì, ALM è un osso duro in fatto di vendite, diciamo che ci mette molto alla prova come autopromotrici ;)
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